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Giulia Quarta
Guerra giusta e principio di distinzione. Il caso delle mine antiuomo
Teoria e ragioni della messa al bando delle armi indiscriminate ed inumane
2016. 140 S. 220 mm
Verlag/Jahr: EDIZIONI ACCADEMICHE ITALIANE 2016
ISBN: 3-639-65669-5 (3639656695)
Neue ISBN: 978-3-639-65669-5 (9783639656695)
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Il tema della guerra giusta e cioè delle forme e dei modi che giustificano il ricorso alla guerra ed il modo di condurla riguarda anche i metodi ed i mezzi con i quali essa viene portata avanti. Il principio di distinzione tra civili e combattenti è un caposaldo della teoria della guerra giusta che impone di distinguere tra coloro contro i quali la violenza può essere rivolta legittimamente e coloro che, invece, ne devono essere risparmiati. Alcune categorie specifiche di armi non permettono di operare tale distinzione e sono quindi considerate indiscriminate. Altre ancora provocano effetti tali da potersi definire "inumane". La Campagna per la messa al bando delle mine antiuomo ha voluto dimostrare che tali armi sono indiscriminate, in quanto colpiscono indistintamente soldati o bambini, ed inumane, poiché i loro effetti sono riscontrabili anche molto tempo dopo il termine di un conflitto. La Convenzione di Ottawa che ne è derivata non si limita ad escludere la possibilità di impiegare le mine antiuomo. Tale testo rappresenta infatti un primo passo avanti nel dibattito sul tema dei residuati bellici e sul ruolo della tecnologia nella limitazione all´uso delle armi dette smart.
Giulia Quarta: Laurea Magistrale in Scienze Internazionali presso l´Università degli Studi di Torino, 2013 e MSc (Econ) Politics & International Relations presso Cardiff University, 2012. Dopo un tirocinio presso l´Ufficio delle Nazioni Unite per l´azione contro le mine ed altri resti inesplosi, dal 2014 si occupa di politiche europee, a Bruxelles.