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Per approfondire la conoscenza di una cultura diversa dalla nostra, lo studio dell´arte è uno strumento di grande utilità. La forma d´arte presa in considerazione in questo testo è quella degli audiovisivi, mentre la cultura che si cerca di analizzare e comprendere è quella giapponese. Gli anime, vale a dire i cartoni animati giapponesi, presentano evidenti segni dell´influenza che ogni opera subisce dal substrato culturale che l´ha generata. Per questo motivo in essi sono frequenti i riferimenti al mondo spirituale e religioso giapponese, e non solo. Le reazioni del pubblico italiano all´arrivo di questo tipo di intrattenimento, proveniente da un mondo così lontano, si sono avvicendate nel corso degli anni: le peculiarità dei prodotti di animazione giapponese hanno generato al contempo grandi apprezzamenti e moti di indignazione. L´incomprensione di alcuni aspetti chiave dell´animazione giapponese ha portato i distributori italiani all´attuazione di misure estreme come la censura.

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Ilaria Di Cola, nata ad Avezzano (AQ) nel 1989, si trasferisce a Roma per gli studi universitari. Nel 2012 si laurea nel corso di Studi Orientali presso l´università Sapienza e nel 2016 in Mediazione Linguistica per Interpreti e Traduttori presso la SSML Gregorio VII. Nel 2015 vince una borsa per un soggiorno studio in Giappone.

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