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La corrente post-strutturalista ha risvegliato, in tempi recenti, l´interesse della critica letteraria verso il genere della letteratura di viaggio. In particolare i resoconti di viaggio di scrittori/giornalisti, che risentono degli equilibri economici e politici presenti al momento della scrittura, così come delle visioni del mondo e delle personali ricerche stilistiche degli autori, sono testi privilegiati per decodificare i discorsi di un´epoca. Questo libro tenta di rintracciare, all´interno di reportage di viaggio di scrittori italiani recatasi in Cina tra gli anni ´50 e ´70 del secolo scorso, vecchie e nuove concezioni della Cina, in un periodo nel quale il Paese asiatico costituiva un punto di riferimento ideologico per diverse correnti della sinistra europea. Nei reportage di grandi esponenti della letteratura italiana contemporanea (tra i quali Cassola, Moravia, Parise e Arbasino) la Cina è contemporaneamente descritta e ´costruita´ combinando discorsi orientalisti nati in seno alla impresa coloniale e nuovi discorsi ideologici che la dipingono come un singolare coacervo di tradizione e innovazione, fascino e mistero.

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Edoardo Donati Fogliazza studia giornalismo e comunicazione presso la Communication University of China di Pechino. Ha conseguito, con il massimo dei voti, la Laurea Magistrale in Lingue e Civiltà dell´Asia e dell´Africa Mediterranea presso l´Università Ca´ Foscari di Venezia. Lavora come guida turistica e interprete in lingua cinese.

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