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Nell ambito dell Ing. Civile e Ambientale un problema particolarmente sentito è la scarsa conoscenza della rete dei sottoservizi, quali tubature, condotte e cavi interrati. Il GPR viene normalmente utilizzato per determinare l esatta posizione di tali manufatti. Tale strumento non è però in grado di fornire alcuna informazione circa la sua posizione e deve, quindi, essere affiancato da uno strumento di natura diversa. Per il suo posizionamento è richiesta una tolleranza di 20-30 cm. In ambito extraurbano il posizionamento del georadar può essere facilmente risolto con l impiego di un ricevitore GPS, mentre in zone urbane ciò non è possibile a causa della presenza di ostacoli, come edifici ed alberi. All interno del presente lavoro si propone e si analizza un metodo a basso costo che preveda l integrazione di fotogrammetria e GPS, basato su appoggio cartografico a grande scala. Sono quindi discusse le diverse problematiche legate ad un rilievo in condizioni operative. Tali problematiche sono state affrontate creando una serie di simulazioni e test ad hoc con lo scopo finale di valutare le precisioni ottenibili utilizzando il metodo di posizionamento fotogrammetrico proposto.

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Ha conseguito con lode presso il Politecnico di Milano la laurea di primo livello e la laurea specialistica in Ingegneria per l´Ambiente e il Territorio.Nel biennio 2009-2011 ha frequentato l´Alta Scuola Politecnica. Attualmente svolge il dottorato di ricerca in Ing.Ambientale e delle Infrastrutture-profilo Geomatica presso il Politecnico di Milano

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