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Il presente lavoro nasce con lo scopo di fornire un valido supporto a tutti gli operatori coinvolti in fase di pianificazione, progettazione e realizzazione dei villaggi d emergenza da produrre in caso di calamità naturali, disastri causati dall uomo ed eventi non convenzionali. Nella concezione di un nuovo habitat, se pur temporaneo, bisogna tener conto che l emotività e la psicologia legata allo stato traumatico, condizionano inevitabilmente anche la qualità e i modi di vivere. L alloggio diviene dunque, uno degli aspetti, ma non l unico, di una lunga catena per la ricostruzione di una vita fatta di affetti, relazioni, intimità operosità e di tutto ciò che costituisce la società in genere. Il progetto è il fulcro di un processo tecnologico in cui attraverso ogni fase si tenta di rispondere a bisogni e necessità che vanno oltre l avere un tetto sulla testa. Per tale motivo le scelte tecniche previste contemplano metodi come la partecipazione in autocostruzione assistita, necessità come il risparmio economico ed energetico, e opportunità per lo sfruttamento di risorse locali, nonché una concezione dello spazio abitativo adattabile e flessibile nel tempo.

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Maria Concetta Barbara, ha studiato Architettura presso l´Università Mediterranea di Reggio Calabria conseguendo in seguito un dottorato di ricerca in "Tecnologie dell´Architettura". Ha frequentato il Corso Post Lauream "Progettare per tutti senza Barriere". Ha lavorato a Valencia, Roma e Reggio Calabria. Attualmente Architetto d´interni.

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