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L´utilizzo di strumenti tecnologici ed informatici quali i sistemi informativi geografici (GIS) uniti al know-how dell´uomo, permettono l´elaborazione di strategie ambientali per la salvaguardia dell´ambiente stesso e dell´intero agroecositema. Tra questi, la corretta gestione dei reflui oleari basata su nuovi approcci metodologici, tra i quali modelli numerici, cartografia e software di elaborazioni di informazioni territoriali, permette un uso eco-compatibile delle acque di frantoio su suolo agrario, permettendo pertanto una corretta pianificazione di tutte le attività concernenti la filiera olivicola. Quindi, il refluo non rappresenta più un rifiuto, ma piuttosto un opportunità in aree a scarso apporto idrico naturale. L´approccio qui utilizzato ha avuto come oggetto le aree di Tartous ed Homs in Siria, mostrando notevoli potenzialità per l´estensione della metodologia anche in altri contesti Mediterranei tra cui l´Italia.

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Laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie, PhD in Agronomia Mediterranea, ha collaborato con vari enti tra cui il CRA-SCA di Bari e Università di Foggia dove ha maturato competenze in termini di risposte morfo-fisiologiche delle piante a diversi management colturali e produzioni di energia da biomasse. Esperto in uso di modelli di simulazione e LCA.

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