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La dispersione insediativa (o sprawl urbano) è un fenomeno che trae origini da una disordinata crescita di edifici e infrastrutture. La pianificazione del territorio deve contrastare il degrado del paesaggio e i conseguenti problemi: dalle diseconomie sotto il profilo ecologico/paesaggistico al consumo di suolo. Quest´ultimo rappresenta un fenomeno sempre più in ascesa, che desta preoccupazioni sia a livello nazionale che europeo. Per poter constrastare la consequenziale diminuizione delle aree naturali ci sono diversi approcci legislativi in atto ma, prima ancora, è necessario definire l´entità del processo e stabilire delle modalità low cost per poterlo studiare, analizzare e monitorare. In questo lavoro vengono presentate diverse tecniche di approccio al problema, facendo perno sull´uso di immagini satellitari ottiche e sulla integrazione con i sistemi informativi territoriali. Le aree di studio esaminate riguardano diversi contesti territoriali che presentano differenti specificità ambientali.

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Dottore di ricerca in "Scienze e Metodi per la Città e il Territorio Europei". Laureato in Ingegneria per l´Ambiente e il Territorio con Master in "Sistemi Informativi Geografici e Telerilevamento per la valutazione dei sistemi territoriali ed infrastrutturali". Si occupa prevalentemente di GIS e Telerilevamento con l´uso di software Open Source.

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