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Sartre, dopo i fasti e la gloria, è da circa un trentennio considerato filosoficamente "un cane morto". Ma se un autore ha detto cose rilevanti non solo per i contemporanei torna, prima o poi a far sentire la sua voce. Il libro di Mariella Palmieri fa rivivere oggi la voce di Sartre, mostrando come tanti dei temi sartriani sono ancora i nostri. Il Sartre della ragione dialettica coniuga l´ormai irrinunciabile istanza del singolo con la pluralità delle altre singolarità e con un mondo materiale, fatto di risorse naturali, mezzi di sussistenza, corpi fisici, beni primari, lavoro, che non resta più semplicemente sullo sfondo, ma è parte costitutiva dei rapporti umani. Ragione dialettica significa appunto mettere in relazione l´io, gli altri e la materia e intravedere, nello sviluppo di tale relazione, un senso complessivo dell´esistenza del singolo e del movimento della storia. Il libro segue i passaggi di questo sviluppo, mettendo in evidenza le drammatiche dinamiche socio-esistenziali dell´individuo attraverso un´argomentazione serrata dei nessi dialettici e con una costante, ma impalpabile, attenzione alle vicende quotidiane del nostro oggi.

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Mariella Palmieri è dottoressa di ricerca in Filosofia politico-giuridica presso l´Università degli Studi di Salerno e ricercatrice associata del laboratorio di ricerca CURAPP-ESS dell´Università di Picardia "Jules Verne" di Amiens (Francia), dove attualmente continua le sue ricerche su etica, diritto, linguaggio e soggettività.

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