---

Nell´accingerci ad uno studio rinnovato dei sistemi citazionali di un testo (studio che trovò un qualche spunto iniziale qualche anno addietro, ma su basi squisitamente stilistiche), bisogna tenere presente che le limitazioni metodologiche sono rilevanti. Innanzitutto, va definita la cornice dell´opera (se oratoria, epistolare, poetica, etc.), che andrà riconosciuto come tale solo in base alle proprie personali connotazioni. In seconda battuta, vanno circoscritte le valenze delle singole citazioni, in modo che il discorso di sintesi - da effettuare secondariamente - non risulti fuorviante e si inscriva, ove possibile, anche all´interno di un paradigma retorico ben chiaro. Tutto questo si accompagna alla certezza che autori narratologicamente consapevoli strutturano il proprio "humus" creativo secondo obiettivi precisi. Il presente saggio intende rispondere a tutte queste domande.

---

Giorgio Pannunzio è dottore di ricerca in Lingua e Letteratura delle Regioni d´Italia. Ha pubblicato numerosi volumi e articoli sulla prosa dannunziana e sulla novellistica del movimento verista, interessandosi anche della poesia satirica del primo Ottocento e di taluni autori dell´illuminismo abruzzese. Vive a Lecce, dove insegna in un liceo.

---