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Questo lavoro nasce dall´esigenza di comprendere dal punto di vista umano e psicologico cosa accade nella mente, nelle emozioni, nella personalità di un uomo che si trova a subire il dramma della custodia cautelare in carcere. In particolare si ritiene utile capire quali sono le sue percezioni rispetto alla vita passata, presente e futura e in che modo esse si modificano al contatto con il regime detentivo e il sistema giudiziario. Lo scopo del lavoro è analizzare secondo un impianto critico le forme legali attraverso le quali viene demandata l´applicazione della misura cautelare in carcere e capire come queste si pongono rispetto alla tutela dei principi costituzionali sui diritti fondamentali dell´ uomo e del detenuto; sul versante psicologico lo studio procederà nel tentativo di esplorare in che misura la mancata tutela dei principi costituzionali possa impattare sulla incolumità della persona detenuta e sul senso di giustizia che essa ne può percepire.

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Debora Fusini è cresciuta a Cassari di Nardodipace(VV). Nel 2010 si è trasferita a Torino, dove ha conseguito la laurea di primo livello in Scienze e Tecniche Psicologiche (2013). Iscritta al corso di Laurea Magistrale interdipartimentale in Psicologia Criminologica e Forense, è impegnata in una tesi di ricerca empirica sulla delinquenza giovanile.

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