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Sempre più aziende, anche in Italia, sono quotidianamente vittime delle "frodi interne", quelle portate avanti da insiders: dipendenti, collaboratori, amministratori. Che si tratti di appropriazione indebita, corruzione o frode in bilancio poco cambia: ciò che è necessario è che i nostri tribunali siano in grado di perseguire chi truffa. Ecco, oggi questo procedimento incontra spesso un ostacolo: il Pubblico Ministero non ha gli strumenti adeguati per scegliere sempre con piena consapevolezza il miglior consulente di cui ha bisogno, colui che è più esperto riguardo il tipo di frode perpetrata. Vittime di un Albo suddiviso in categorie che poco hanno a che fare con l´indagine di una frode, il testo vuole proporre una divisione alternativa; l´obiettivo è quello di fornire uno strumento in più al PM basato sui metodi di investigazione che sono oggi usati in tutto il mondo per contrastare il crescente fenomeno. L´universo contabile e quello di analisi dati si incontrano e ritrovano le corrette distanze in un libro che si spinge fino a proporre una nuova metodologia di approccio all´analisi dei flussi finanziari attraverso un caso di studio di corruzione internazionale: il "metodo SU".

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William Zisa nasce a Como e studia presso l´Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano conseguendo la Laurea Magistrale in Economia - Legislazione d´Impresa, profilo Auditing. Con la passione per l´informatica e per l´analisi dei dati, lavora in uno studio di consulenza di Milano occupandosi di controlli interni e compliance al D.lgs. 231/01.

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