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La radiochirurgia stereotassica (SRS) è definita come una tecnica di trattamento radioterapico a frazione unica e a elevato rilascio di dose, realizzata utilizzando sistemi di immobilizzazione rigidi e invasivi finalizzati a ottimizzare l accuratezza dell erogazione della dose. Ad essa si affianca la radioterapia stereotassica (SRT), tecnica di trattamento radiante ottenuta con modalità analoghe a quelle della SRS, ma applicata in regime frazionato e con richieste di accuratezza in generale meno stringenti, per il tipo, la geometria e la localizzazione delle lesioni da irradiare; ciò comporta l utilizzo di sistemi di immobilizzazione meno invasivi e facilmente riposizionabili. Il principio fisico su cui si basa la radiochirurgia stereotassica è la concentrazione geometrica della radiazione sul bersaglio, contrariamente a quanto accade per la radioterapia frazionata, che pone il suo punto di forza e la sua ragione d essere sulla diversa radiosensibilità del bersaglio e dei tessuti sani. I gradienti di dose molto elevati e l accuratezza della localizzazione del bersaglio sono comunque utilizzati anche per i trattamenti frazionati di radioterapia stereotassica.

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Carmone Patrizia, nata a San Giovanni Rotondo (FG) il 09/07/79, Dirigente Fisico, Esperto Qualificato ed Esperto in Risonanza Magnetica, lavora dal 2016 ad oggi presso la ASL Bari, dal 2099 ha lavorato nella Radioterapia di Taranto. ha una consolidata esperienza in pianificazione di trattamenti radioterapici ed è autrice di numerosi articoli

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