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La Scultura Italiana tra gli anni ´70 e gli anni ´ 90 del novecento, ha una tendenza dominante e preminente, data da una visione, che pone quasi esclusivamente la dimensione plastica come urgenza nel suo farsi sociale, il contesto urbano viene considerato come ambito d´esperienza immaginativa. La dialettica tra opera e fruitore deve avvenire all´aperto, nei luoghi vissuti e agiti, allo scoperto sostanzialmente, fuori dal Museo pubblico e dalla Galleria privata. La scultura non deve più rimanere chiusa nelle case dei collezionisti, ma deve uscire ed essere parte integrante del paesaggio, dello spazio urbano.

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Alberto Zorzi insegna al master in storia e design del gioiello dell´Università di Siena e oreficeria e micro mosaico all´Accademia di Ravenna.E´ stato docente e direttore del corso di design del gioiello dell´Università di Firenze nel 1994-2009.Ha conseguito il dottorato di ricerca in storia dell´Arte Contemporanea all´Univ. Cà Foscari di Venezia.

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