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Forse il mondo non è mai stato così complesso. E forse complessità è l´unico il medium linguistico idoneo ad afferrare una realtà odierna che, di certo, ha solo l´indole sfuggente. Un termine che può aver il vanto di essere il prodotto della secolarizzazione, della negazione della spiegazione verticale e trascendente della realtà, ma che soprattutto denunzia scetticismo, nel suo significato originario di "sospensione del giudizio". Quello d´oggi è il mondo globalizzato, postmoderno, del non sistema internazionale. E´ la fine delle ideologie, delle grandi narrazioni. Un mondo che procede per tentativi, non per grandi progetti, la cui unica legge cui sembra obbedire è quella dell´eterogenesi dei fini. Un mondo cui si è dato un nome, ma di cui fatichiamo ancora a comprendere la natura. La globalizzazione ha reso potenzialmente infinito il patrimonio di conoscenze che necessitiamo per comprenderla. Ripiegare su soluzioni riduzionistiche quali l´accumulazione di big data ci fa scordare che la realtà ci appare tale in quanto caricata di strutture di significato umane.

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Hanga, Cristina Elena
Nata a Bacau (Romania) il 29 febbraio 1992. Si trasferisce in Italia con la famiglia all´età di 6 anni. Si iscrive all´Università di Torino nel 2011 e ottiene la Laurea in Scienze Strategiche nel 2015 con il massimo dei voti.Attualmente studia presso l´Università di Bologna per conseguire la specializzazione in Sviluppo Locale e Globale.

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