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Le strade e le autostrade sono state concepite per molto tempo unicamente come "spazio del moto", come manufatto tecnico il cui progetto dipende esclusivamente da logiche interne all´ambito trasportistico, che nulla hanno a che fare con il complesso di regole che trasformano il territorio. Eppure la strada rimane un canale privilegiato di costruzione del paesaggio mediante cui raccontare un territorio e riorganizzarne il suo funzionamento. Per questo motivo appare rilevante proporre una riflessione sulla strada veloce in quanto architettura lineare complessa e potenziale strumento di ridisegno urbano e del territorio, indagandone il significato in quanto spazio pubblico più utilizzato ma anche più sottovalutato del nostro tempo.

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Architetto e Dottore di Ricerca in Analisi e Valorizzazione del Paesaggio dal 2007 esercita la libera professione. Nel 2009 fonda con Pino Sollazzo lo Studio Sollazzo Architetti. Ô autore di diversi saggi sulle tematiche del paesaggio. Ha progettato e realizzato numerose opere alcune delle quali sono state pubblicate su libri e riviste.

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